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Quando la ricerca di informazioni si scontra con il marketing

Recenti studi hanno evidenziato una rete di post ingannevoli su Instagram e YouTube nel campo della medicina estetica. Il colloquio con un chirurgo affidabile rimane la soluzione più sicura.

Una delle tendenze con sempre maggior diffusione nel mondo della salute, è quella da parte dei pazienti di informarsi su internet su rischi, pareri e testimonianze di esperti, per affrontare il proprio percorso nel modo più consapevole possibile. La medicina estetica non fa eccezione, ma recenti studi hanno dimostrato quanto sia facile incorrere in consigli fuorvianti e pericolosi, quando si cercano informazioni online su interventi di chirurgia plastica.

La chirurgia estetica su YouTube

Una prima ricerca, effettuata da un team della Rutgers University, ha preso in considerazione popolari video presenti su YouTube, la piattaforma d’informazione online più diffusa, anche nel caso di medicina e salute. Nell’ultimo decennio, video in tema di chirurgia plastica hanno raggiunto centinaia di milioni di visualizzazioni, con racconti di esperienze di pazienti, spiegazioni di procedure d’intervento, commenti e consigli da parte di medici. Nello studio, il primo nel suo genere e pubblicato sulla prestigiosa rivista JAMA, sono stati esaminati i 240 video più popolari in tema di chirurgia plastica, per un totale di 160 milioni di views, rispondenti a termini di ricerca come “lifting”, “filler labbra”, “rinoplastica”, “blefaroplastica”, “otoplastica”.  Il risultato è stato a dir poco preoccupante, con video che appaiono a tutti gli effetti come informativi ed educativi presentati da medici certificati, ma che in realtà nascondono schemi di marketing, riportando informazioni distorte e sbilanciate nel valutare i rischi rispetto ai benefici, con dettagli fumosi rispetto alle qualifiche del professionista.

Instagram e i post ingannevoli

Un ulteriore studio della Northwestern University Feinberg School of Medicine ha preso in considerazione Instagram, un altro social network molto popolare tra i giovani ma non solo (secondo gli ultimi dati di Agcom, su Instagram ci sono 22,3 milioni di utenti attivi in Italia).

Lo studio, pubblicato su Aesthetic Surgery Journal ha evidenziato come circa il 26% dei post più in evidenza inerenti alla chirurgia estetica, provenga in realtà da professionisti non qualificati, come chirurgi generici, dermatologi, ginecologi, ma anche medici di famiglia. Lo studio ha portato alla luce come, prevedibilmente su una piattaforma di questo genere, circa il 67% del totale di questi contenuti è in realtà auto promozione. Benché l’analisi ha monitorato l’andamento di un solo giorno, ci ha dato informazioni importanti riguardo al tipo di contenuti sponsorizzati e post organici più in evidenza con cui vengono a contatto soprattutto gli utenti più giovani, ovvero quelli con una maggiore tendenza a voler migliorare il proprio aspetto esteriore.

L’importanza del colloquio con un chirurgo qualificato

L’utilizzo di internet e dei social media per reperire informazioni su un intervento di medicina estetica è sicuramente legittimo e comprensibile, data l’importanza che tale intervento ricopre per il paziente. Tuttavia, come abbiamo visto, scovare contenuti di qualità non è né facile né immediato. Dobbiamo sempre tener presente che piattaforme come YouTube o Instagram esistono soprattutto per scopi di marketing e spesso i post o i video più in risalto stanno, anche se indirettamente cercando di vendere qualcosa.
Raccomandiamo sempre di rivolgersi a un centro di medicina estetica qualificato, ricordando che il colloquio con un Medico estetico è gratuito, non vincola a nessun impegno e consente di farsi un’idea chiara e legittima della propria situazione, evitando contesti che mettendoci nelle mani di ciarlatani, rappresentano un vero e proprio rischio per la salute.